Giannino Castiglioni, 1942, marmo di Carrara
Archive for the ‘scultura’ Category
Una mano al Monumentale
luglio 28, 2016Sant’Ambrogio ai tempi di Manzoni
aprile 27, 2014Nel dodicesimo capitolo dei Promessi Sposi Manzoni narra le vicissitudini di una celebre statua, aggiornata ai suoi tempi o quasi, dal momento che il santo benedicente di Luigi Scorzini è solitamente datato 1833.
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Questo, dalla piazza, era già entrato nella strada corta e stretta di Pescheria vecchia, e di là, per quell’arco a sbieco, nella piazza de’ Mercanti. E lì eran ben pochi quelli che, nel passar davanti alla nicchia che taglia il mezzo della loggia dell’edifizio chiamato allora il collegio de’ dottori, non dessero un’occhiatina alla grande statua che vi campeggiava, a quel viso serio, burbero, accipigliato, e non dico abbastanza, di don Filippo II, che, anche dal marmo, imponeva un non so che di rispetto, e, con quel braccio teso, pareva che fosse lì per dire: ora vengo io, marmaglia.
Quella statua non c’è più, per un caso singolare. Circa cento settant’anni dopo quello che stiam raccontando, un giorno le fu cambiata la testa, le fu levato di mano lo scettro, e sostituito a questo un pugnale; e alla statua fu messo nome Marco Bruto. Così accomodata stette forse un par d’anni; ma, una mattina, certuni che non avevan simpatia con Marco Bruto, anzi dovevano avere con lui una ruggine segreta, gettarono una fune intorno alla statua, la tiraron giù, le fecero cento angherie; e, mutilata e ridotta a un torso informe, la strascicarono, con gli occhi in fuori, e con le lingue fuori, per le strade, e, quando furon stracchi bene, la ruzzolarono non so dove. Chi l’avesse detto a Andrea Biffi, quando la scolpiva !
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Ancora Gaston de Foix
settembre 4, 2013Questa volta per un semplice confronto visivo con una tomba al Cimitero Monumentale di Milano
Gaston de Foix al Castello
Maggio 1, 2012Il monumento funebre dedicato da Agostino Busti detto il Bambaia a questo valoroso e sfortunato combattente è stato rimesso insieme quasi per intero, anche se alcune parti si trovano in altri musei e anche all’estero.
La sala degli Scarlioni ospita oltre al guerriero anche altri monumenti funebri rinascimentali, e confina con lo spazio espositivo della notissima Pietà Rondanini.